Cos’è l ‘ AUSTISMO?
Un primo approccio informativo…
L'autismo è considerato dalla comunità scientifica internazionale
un
disturbo pervasivo dello sviluppo
che
si manifesta entro il terzo anno di età
con
gravi deficit nelle aree della comunicazione
(turbe qualitative e quantitative del linguaggio),
dell’interazione
sociale
(turbe qualitative e quantitative
delle capacità relazionali, con tendenza evidente all’isolamento),
dell’immaginazione
(uso inappropriato e stereotipato di oggetti)
e con
problemi di comportamento
(auto ed etero aggressività, iperattività fisica accentuata,
ipersensibilità alle variazioni dell’ambiente circostante
o delle figure di riferimento affettivo);
…e pur accompagnandosi ad un aspetto fisico normale…
…perdura
per tutta la vita !...
Nella letteratura di riferimento, troviamo citazioni come la seguente:
<< i
bambini autistici vengono descritti come
“bambini
bellissimi ma distanti… chiusi in una torre d'avorio”,
…chiamati
“bambini della Luna”, per la loro distanza dagli altri,
o “bambini
pesci”, per il loro silenzio, …
affascinanti e inquietanti “per il mistero che li circonda>>
(U.Frith, “L'autismo. Spiegazione di un enigma”).
A causa della patologia, le persone “autistiche”
incontrano gravi difficoltà e limitazioni nell'adattamento
sia in ambito familiare che sociale e scolastico.
La caratteristica più evidente è l'ISOLAMENTO
accertato dall’ASSENZA
DI RISPOSTA,
verbale e non verbale
alle stimolazioni verbali e ambientali
(assenza di contatto oculare e della mimica),
dalla
difficoltà a stare con coetanei e adulti,
dai
DISTURBI DEL COMPORTAMENTO
(iperattività fisica accentuata, stereotipìe,
comportamenti ossessivi e spesso privi di senso, ecc…).
Messo alla ribalta scientifica nel 1943 dallo psichiatra infantile Leo
Kanner,
pur essendo da sempre esistito (in forme più o meno gravi e multicausali),
l’autismo ancora oggi è un mistero parziale per la ricerca scientifica:
ipotesi biologiche, genetiche, farmacologiche, cognitive, tossicologiche,
evidenziano in modo differenziato le singole casistiche.
E’ sempre più accertato, comunque, un
FORTE NESSO
DI CAUSALITA’
con la
somministrazione dei vaccini, in particolare i c.d. “polivalenti”,
banditi negli USA dal 2002 dalla preposta Food & Drug Administration
in quanto contenenti
Thimerosal, mentre
in Italia sono stati somministrati,
OBBLIGATORIAMENTE, fino alla fine del 2008
(“salvo esaurimento scorte”…, il che è tutto dire!.).
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Per
la cronaca il THIMEROSAL
[o Thiomersal o sodio-etilmercurio-tiosalicilato (C9H9HgNaO2S)]
è un composto organo-mercuriale, commercializzato anche con il nome di
Merthiolate ,
contenente circa il 49% di mercurio in peso.
In virtù
del suo potere antisettico/conservante/stabilizzante,
fin dagli anni '30
(…vedi caso momento di “exploit” dei casi di autismo…),
viene
utilizzato come conservante dei
vaccini,
nelle
preparazioni di
immunoglobuline,
sieri anti-veleno,
soluzioni
disinfettanti per uso oftalmologico e nasale,
vari prodotti
cosmetici e negli inchiostri per
tatuaggi.
Tutti questi
usi nonostante l’accertata
ELEVATA TOSSICITA’ DEL MERCURIO!...
Ecco un
interessante video di approfondimento…
http://www.facebook.com/video/video.php?v=1311921757158
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…E non accertando ( possiamo pensare “volutamente” ) le cause,
non è sempre possibile stabilire una cura per l’autismo.
Le terapie o gli interventi, di tipo medico ed educativo/comportamentale,
vengono scelti in base ai sintomi specifici di ogni individuo
mantenendosi comunque oggetto di controversie rispetto alla loro efficacia.
Tutto questo fa sì che “solitudine
e inadeguatezza”
nell’affrontare le difficoltà del vivere quotidiano
siano diventati un modus vivendi delle persone con disturbo
autistico,
delle loro famiglie e degli operatori professionisti “coinvolti”…
La famiglia
è il più delle volte
costretta
all’isolamento dalla vita pubblica e sociale
principalmente a causa della scarsa informazione presente tanto nella gente
comune
quanto negli stessi operatori professionisti orientati (o disorientati)
dai modelli di ricerca e riabilitazione sposati,
della mancanza di personale disponibile adeguatamente formato
all’assistenza,
dell’assenza reale di un coordinamento e/o di una semplice “comunicazione”
tra i servizi,
di una mancata “mediazione” tra la persona autistica e il suo contesto di
vita.
Anche la componente economica
del reddito familiare ha il suo ruolo:
in alcuni ambienti l’autismo è definito anche come
“malattia dei ricchi”,
in quanto
vista la parziale o totale latitanza delle istituzioni pubbliche,
solo con un certo reddito disponibile, al momento, la famiglia
può permettersi di intraprendere gli interventi medico-scientifici
che possono fornire qualche aiuto concreto e qualche incoraggiante risultato
riabilitativo
(N.B. - non si parla di guarigione, bensì di
RIABILITAZIONE,
ossia “tamponare/frenare” il danno il più possibile,
avvicinando i soggetti autistici ad una vita possibilmente “normale”!)
Spesso si assiste alla “disintegrazione
del nucleo familiare”
e non mancano episodi ancor più tragici,
talvolta messi alla ribalta dai media (come i recenti omicidi-suicidi di
genitori e figli
o gli omicidi poi graziati per presunta complicità dello Stato,
rimasto manifestamente passivo alla specifica esigenza familiare…)
E non solo…
Le fonti di informazioni relative agli
studi epidemiologici
e le indagini statistiche più citate sull’incidenza del fenomeno riportano
dati allarmanti !!!
Fino ad un decennio fa si stimava che:
·
ogni 10.000 persone nate 4/5 erano poi affette da autismo primario
(media mondiale basata su indagini a larga scala condotte negli Stati Uniti
ed in Inghilterra)
·
ogni 10.000 persone 20 risultavano affette da sindrome autistica
o comportamenti autistico-simili (media mondiale).
Questi dati,
alla luce di più recenti evidenze (non più stime) statistiche
emergenti da una serie di monitoraggi territoriali, purtroppo non ancora di
pubblico dominio,
devono comunque essere rivisti “al rialzo”!...
Le evidenze statistiche, soprattutto negli
studi di correlazione
tra somministrazione di alcuni vaccini e sindromi autistiche in una data
popolazione/campione statistico,
studi più volte oggetto di “insabbiamento” e/o sberleffo anche da parte
della “comunità scientifica”
(talvolta connivente con le presunte colpevoli case farmaceutiche, alla
ricerca del mero profitto!...),
offrono risultati a dir poco allarmanti!
In Italia si riscontra una “forbice” statistica che attesta un trend
oscillante tra 1/125 e 1/85,
ossia nella “migliore ipotesi” (dati 2005)
1 caso di bambino autistico su 125 coetanei
ovvero, nella “peggiore ipotesi”, (emergente dai dati aggiornati 2008),
1 caso di bambino autistico su 85 coetanei
!!!
In molteplici episodi, cui si preferisce omettere i nomi, per non sembrare
“di parte”,
ma a cui si può risalire con una semplice ricerca su internet,
medici di prim’ordine hanno avuto il coraggio di ammettere pubblicamente
il nesso e la presunta causa delle sindromi autistiche
ascrivibili alla pericolosa composizione dei vaccini
(spesso addizionati del pericolosissimo mercurio) somministrati,
e per tutta risposta costoro sono stati immediatamente “imbavagliati”
e/o deferiti dagli ordini professionali di appartenenza,
ed allontanati dai ruoli, anche di élite, che ricoprivano nella “comunità
scientifico-accademica”.
Plausibili motivi di discrepanza sul tasso d'incidenza tra un Paese e
l’altro
(con impennate nei paesi industrializzati od in quelli che ricevono
consistenti
aiuti farmaceutici aventi “in paniere” anche i prodotti additati contenente
mercurio)
potrebbero ascriversi anche a fattori genetici e/o influenze ambientali,
ma derivano facilmente anche da possibili
DIFFERENTI STRATEGIE DI DIAGNOSI E DI INTERVENTO
(a livello mondiale il fenomeno è “gestito” in maniera differenziata,
con opposti che vanno
dalla concreta indifferenza
all’estremo
opposto dell’intervento precoce / “preventivo”
)
Curioso è il rapporto empirico tra uomini e donne affetti da autismo,
che si attesta sul “ 4 a 1”
, ossia una donna autistica ogni 4 soggetti autistici di sesso maschile
(media mondiale, confermata anche in Italia e Sicilia)
In Italia, non sussistendo una vera e propria ANAGRAFE dei soggetti
autistici
si suppongono 100.000 persone con autismo o disturbi rientranti nello
“spettro autistico”.
In Sicilia, secondo la valutazione dell’ICD10 si suppongono:
·
circa 10.000 casi attesi di sindrome autistica
·
circa 2.000 casi attesi di autismo primario.
A
titolo esemplificativo riportiamo
alcuni
grafici statistici provenienti dagli Stati Uniti
(dove,
a differenza dell'Italia, le ricerche sull'Autismo
sono avanti di almeno 40 anni, e tali grafici
non
lasciano spazio ad alcuna discussione) :
siamo
nel caos più totale !!!
,
e se non si trovano soluzioni e politiche adeguate
a sostenere i soggetti autistici e le loro famiglie,
sconteremo
molto presto
questa
carenza di risposta e sensibilizzazione
che
dovrebbe essere alla base
di
ogni società dichiaratasi "CIVILE".
Significativa è quest'ultima diapositiva, che andrebbe letta come segue:
•
La prevalenza di ritardo
mentale non si avvia al declino fino alla introduzione della categoria
ritardo dello sviluppo
•
Una sostituzione
diagnostica tra ritardo mentale e ritardo dello sviluppo si inserisce meglio
tra i dati di una sostituzione diagnostica tra ritardo mentale e autismo. Se
si ipotizza una sostituzione diagnostica da ritardo mentale a ritardo di
sviluppo la prevalenza complessiva non mostra un cambiamento significativo
nel periodo 1993-2006 nelle coorti di nascita. Durante il periodo di tempo
stesso vi è un significativo aumento di prevalenza dell'autismo.
•Il declino della prevalenza di ritardo mentale dal 1993 al 2006 rappresenta il 69% dell'aumento della prevalenza dell'autismo durante lo stesso periodo.